un po di specie litoranee
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Re: un po di specie litoranee
Ciao Tom,
grazie della bella carrellata di specie dunali! Verso fine mese qualcuno di noi sarà da quelle parti per il Comitato Scientifico AMB...!
Anch'io ho dei dubbi per il lattario comunque, sarei per L. semisanguifluus... Per quanto si possa valutare dalle foto e senza avere gli esemplari in mano, chiaro! La corteccia del gambo nell'esemplare sezionato è nettamente arancione, in L. sanguifluus è tutto rosso già dall'inizio...
grazie della bella carrellata di specie dunali! Verso fine mese qualcuno di noi sarà da quelle parti per il Comitato Scientifico AMB...!
Anch'io ho dei dubbi per il lattario comunque, sarei per L. semisanguifluus... Per quanto si possa valutare dalle foto e senza avere gli esemplari in mano, chiaro! La corteccia del gambo nell'esemplare sezionato è nettamente arancione, in L. sanguifluus è tutto rosso già dall'inizio...
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Re: un po di specie litoranee
Ciao Filippa
Allora vuoi dire anche tu che dovrei ritornare sul semisanguifluus ? ?
È bello cmq vedere come i pareri son discordanti anche tra esperti su specie da foto.
Peró nonostante tutto io non son convinto .
Il semisanguifluus viene descritto non con lamelle rosa violette ma solo giallo arancio ed un viraggio al rosso dopo alcuni minuti tipo 5-10 Min.
Il bello che nella pen 'ultima uscita la stessa funghi li avevo battezzati semisanguifluus ma poi certe volte i dubbi sormontano anche ad ascoltare troppo altrui pareri da foto.
Quindi sempre più convinto che meglio analizzare bene la specie dal vivo e dar retta più alle proprie sensazioni che di altri quando le specie si conoscono anche coi tutti i dubbi che insorgono.
Cmq la prox volta che li incontro spero sia la più decisiva.
Allora vuoi dire anche tu che dovrei ritornare sul semisanguifluus ? ?
È bello cmq vedere come i pareri son discordanti anche tra esperti su specie da foto.
Peró nonostante tutto io non son convinto .
Il semisanguifluus viene descritto non con lamelle rosa violette ma solo giallo arancio ed un viraggio al rosso dopo alcuni minuti tipo 5-10 Min.
Il bello che nella pen 'ultima uscita la stessa funghi li avevo battezzati semisanguifluus ma poi certe volte i dubbi sormontano anche ad ascoltare troppo altrui pareri da foto.
Quindi sempre più convinto che meglio analizzare bene la specie dal vivo e dar retta più alle proprie sensazioni che di altri quando le specie si conoscono anche coi tutti i dubbi che insorgono.
Cmq la prox volta che li incontro spero sia la più decisiva.
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Re: un po di specie litoranee
Chiaro che sulle foto si esprimono sempre opinioni e la certezza è difficile da ottenere. Ma siccome conosco bene L. sanguifluus che si trova correntemente dalle mie parti nei boschi delle langhe, non lo riconosco nelle tue immagini.
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Re: un po di specie litoranee
si condivido il tuo pensiero.
guarda il sanguifluus lo conosco bene anch'io se vuoi anche la var. vinosus , ti dirò che cresce piu questa specie dalle mie parti che il semisanguifluus.
ti chiedo i tuoi semisanguifluus hanno le facce delle lamelle rosa violette??? possibile allora che al taglio sia il latice che carne si presenta da subito rossastro???
parlo di esemplari appena capovolti non dopo qualche minuto.
io so del semisanguifluus che è come il deliciosus quindi toni arancio giallastri e solo dopo alcuni minuti sia la corteccia che il latice vira al rosso.
guarda il sanguifluus lo conosco bene anch'io se vuoi anche la var. vinosus , ti dirò che cresce piu questa specie dalle mie parti che il semisanguifluus.
ti chiedo i tuoi semisanguifluus hanno le facce delle lamelle rosa violette??? possibile allora che al taglio sia il latice che carne si presenta da subito rossastro???
parlo di esemplari appena capovolti non dopo qualche minuto.
io so del semisanguifluus che è come il deliciosus quindi toni arancio giallastri e solo dopo alcuni minuti sia la corteccia che il latice vira al rosso.
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Re: un po di specie litoranee
in conclusione, il semisanguifluus ha lattice arancio e poi (di solito dopo pochi minuti) vira al color sangue, il sanguifluus ha lattice già color sangue nella carne (infatti quando si taglia il lattice è già color vino anche prima di essere esposto all'aria), per cui il tuo non corrisponde esattamente a nessuno dei due.
Però, per quale motivo il lattice color carota vira al vinoso al contatto con l'aria ? Potrebbe essere (lo ritengo molto probabile ...) che nel lattice esista un enzima (ossidasi ?) che catalizza la reazione con l'ossigeno, quindi più enzima c'è più rapidamente il lattice vira...
D'altronde lo stesso fenomeno avviene anche nel vino (assai evidente in quello rosso ...) per cui in presenza di forti quantità di ossidasi (ad esempio nei vini ottenuti da uve molto ammuffie ,attaccate da Botrytis cinerea che la produce), il vino esposto all'aria subisce la distruzione dei polifenoli (sopratutto gli antociani), per cui assume il tipico aspetto di "brodo di castagne" e la sostanza colorante si insolubilizza e poi precipita.
Penso non sia fuori dalla realtà ipotizzare un meccanismo del genere anche nei viraggi del lattice e della carne dei funghi esposta all'aria , che come si sa, è sovente incostante e con velocità ed intensità variabile: maggiore concentrazione di enzima (ossidasi ?), viraggio più intenso e veloce.
Però, per quale motivo il lattice color carota vira al vinoso al contatto con l'aria ? Potrebbe essere (lo ritengo molto probabile ...) che nel lattice esista un enzima (ossidasi ?) che catalizza la reazione con l'ossigeno, quindi più enzima c'è più rapidamente il lattice vira...
D'altronde lo stesso fenomeno avviene anche nel vino (assai evidente in quello rosso ...) per cui in presenza di forti quantità di ossidasi (ad esempio nei vini ottenuti da uve molto ammuffie ,attaccate da Botrytis cinerea che la produce), il vino esposto all'aria subisce la distruzione dei polifenoli (sopratutto gli antociani), per cui assume il tipico aspetto di "brodo di castagne" e la sostanza colorante si insolubilizza e poi precipita.
Penso non sia fuori dalla realtà ipotizzare un meccanismo del genere anche nei viraggi del lattice e della carne dei funghi esposta all'aria , che come si sa, è sovente incostante e con velocità ed intensità variabile: maggiore concentrazione di enzima (ossidasi ?), viraggio più intenso e veloce.
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Re: un po di specie litoranee
puo darsi certo, ma a questo penso sia difficile arrivarci.
il dubbio mio piu grande è.
le lamelle de semisanguifluus sono solo giallo arancio oppure anche rosa violette nelle facce??
cosi si presentavano da subito anche senza la frattura e latice in evidenza.
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il dubbio mio piu grande è.
le lamelle de semisanguifluus sono solo giallo arancio oppure anche rosa violette nelle facce??
cosi si presentavano da subito anche senza la frattura e latice in evidenza.
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Re: un po di specie litoranee
sentiamo cosa ne pensate di questi.
stesso areale stessa zona stessi alberi, pino marittimo sulla costa, nella escursione prima di quella dei funghi postati nel topic.
esemplari con tinte arancio rosate nel pileo, lamelle evidentemente rosa violette con collare all'inserzione di un bel colore vinoso.
latice idem e alla sezione da subito color vinoso, direi senz'altro Lactarius sanguifluus.
stesso areale stessa zona stessi alberi, pino marittimo sulla costa, nella escursione prima di quella dei funghi postati nel topic.
esemplari con tinte arancio rosate nel pileo, lamelle evidentemente rosa violette con collare all'inserzione di un bel colore vinoso.
latice idem e alla sezione da subito color vinoso, direi senz'altro Lactarius sanguifluus.
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Re: un po di specie litoranee
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Re: un po di specie litoranee
nella stessa escursione a una 50 di metri forse qualcosa in piu c'era questo esemplare unico giovane.
morfologicamente uguale sotto con imenio rosa violetto, collarino all'inserzione vinoso, latice alla frattura subito rossastro misto ad un leggero arancio come si vede.
alla sezione si mostrava come vedete in foto, corteccia alta e carne del cappello di rosso pallido, la corteccia del gambo arancio.
io pensai ad semosanguifluus ma praticamente il viraggio non c'è stato del latice ed esternamente era identico al sanguifluus.
allora cos'è un sanguifluus giovane che mostra colorazioni meno accentuare al rosso e piu miste all'arancio o un semisanguifluus anomalo che mostra caratteri esterni da sanguifluus e latice senza viraggi ma istantaneamente cosi misto arancio rossastro???
da qui esperti dicevano sanguifluus e altri no.
a voi la sentenza.
morfologicamente uguale sotto con imenio rosa violetto, collarino all'inserzione vinoso, latice alla frattura subito rossastro misto ad un leggero arancio come si vede.
alla sezione si mostrava come vedete in foto, corteccia alta e carne del cappello di rosso pallido, la corteccia del gambo arancio.
io pensai ad semosanguifluus ma praticamente il viraggio non c'è stato del latice ed esternamente era identico al sanguifluus.
allora cos'è un sanguifluus giovane che mostra colorazioni meno accentuare al rosso e piu miste all'arancio o un semisanguifluus anomalo che mostra caratteri esterni da sanguifluus e latice senza viraggi ma istantaneamente cosi misto arancio rossastro???
da qui esperti dicevano sanguifluus e altri no.
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Re: un po di specie litoranee
ci vedo del latice arancio, quindi non sanguifluus ...
Ovvio che servirebbe uno studio più approfondito, la micro ... se i caratteri fossero diversi il dubbio sarebbe risolto, se fossero uguali ne sapremmo tanto come ora ...
D'altronde il microscopio è stato inventato affinché qualcuno ci guardi dentro ... o no ?
Studiare i funghi senza micro è un po come un geometra che vada a misurare basandosi sui passi ...
Ovvio che servirebbe uno studio più approfondito, la micro ... se i caratteri fossero diversi il dubbio sarebbe risolto, se fossero uguali ne sapremmo tanto come ora ...
D'altronde il microscopio è stato inventato affinché qualcuno ci guardi dentro ... o no ?
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Re: un po di specie litoranee
concordo si, tranne che il latice era arancione perchè come lo vedi in foto era piu rossastro che altro e da SUBITO.
quindi a questo punto al macro se fosse semisanguifluus la tesi del viraggio dopo alcuni minuti ( 5-10-15 min) ed il colore dell'imenio giallo arancio o carota come viene descritto nelle schede, comincio a pensare che sia solo teorie ben poco supportate dal campo.
ti ricordo che tu stesso nel tuo post del semisanguifluus dicesti ad Evelina dopo che aveva postato i suoi presunti... che l'imenio del semisanguifluus è sempre arancio carota poi inverdente, oltre al viraggio al rosso del latice dopo minuti, in effetti in quello di Evelina l'imenio è rosa violetto.
oltre a questo se noti bene nella prima foto di Evelina il latice è piu arancio poi vinoso nella seconda foto e alla sezione mostra corteccia del gambo arancio, cosa che non combacia col sanguifluus che descrivete.
https://www.actafungorum.org/v ... =53&t=7934
mi pare che tu ti contraddica, paragonando quelli di Evelina a queste mie foto dell' ultimo esemplare che esteticamente hanno gli stessi cromatismi nell'imenio e latice.
in questo ultimo esemplare anche da giovane come vedi non ha cromatismi arancioni nell'imenio ma rosa violetti e la corteccia del gambo è identica a quelli di Evelina.
quindi se per te quelli suoi erano ipoteticamente dei sanguifluus lo devono essere anche questi e non uno si e l'altro no quando i caratteri combaciano.
oppure non hai il monitor calibrato bene nei colori???
cmq tu dici di non aver mai visto un sanguifluus, qua è abbastanza diffuso.
secondo me il sanguifluus normale non ha il latice vinoso scuro ma rossastro, spesso miscelato all'arancio da subito, anche alla sezione il rossastro è presente all'istante ma non per forza riveste tutto la corteccia fino al gambo e le lamelle sono rosa violette, con il collarino che evidenzia bene all'inserzione il colore non arancio ma rossastro.
quello che invece è da subito con toni vinosi e che marca di piu la corteccia è la var. vinosus.
questo è per me la spiegazione piu plausibile delle differenze tra semisanguifluus e sanguifluus e sua variabile che può essere certamente scorretta ma personalmente mi sembra tra tutte la piu logica.
ovviamente la micro come dicevi è d'obbligo quindi la prox volta rimedierò sperando che risolva le troppe e confusionali interpretazioni macro caratteriali.
quindi a questo punto al macro se fosse semisanguifluus la tesi del viraggio dopo alcuni minuti ( 5-10-15 min) ed il colore dell'imenio giallo arancio o carota come viene descritto nelle schede, comincio a pensare che sia solo teorie ben poco supportate dal campo.
ti ricordo che tu stesso nel tuo post del semisanguifluus dicesti ad Evelina dopo che aveva postato i suoi presunti... che l'imenio del semisanguifluus è sempre arancio carota poi inverdente, oltre al viraggio al rosso del latice dopo minuti, in effetti in quello di Evelina l'imenio è rosa violetto.
oltre a questo se noti bene nella prima foto di Evelina il latice è piu arancio poi vinoso nella seconda foto e alla sezione mostra corteccia del gambo arancio, cosa che non combacia col sanguifluus che descrivete.
https://www.actafungorum.org/v ... =53&t=7934
mi pare che tu ti contraddica, paragonando quelli di Evelina a queste mie foto dell' ultimo esemplare che esteticamente hanno gli stessi cromatismi nell'imenio e latice.
in questo ultimo esemplare anche da giovane come vedi non ha cromatismi arancioni nell'imenio ma rosa violetti e la corteccia del gambo è identica a quelli di Evelina.
quindi se per te quelli suoi erano ipoteticamente dei sanguifluus lo devono essere anche questi e non uno si e l'altro no quando i caratteri combaciano.
oppure non hai il monitor calibrato bene nei colori???
cmq tu dici di non aver mai visto un sanguifluus, qua è abbastanza diffuso.
secondo me il sanguifluus normale non ha il latice vinoso scuro ma rossastro, spesso miscelato all'arancio da subito, anche alla sezione il rossastro è presente all'istante ma non per forza riveste tutto la corteccia fino al gambo e le lamelle sono rosa violette, con il collarino che evidenzia bene all'inserzione il colore non arancio ma rossastro.
quello che invece è da subito con toni vinosi e che marca di piu la corteccia è la var. vinosus.
questo è per me la spiegazione piu plausibile delle differenze tra semisanguifluus e sanguifluus e sua variabile che può essere certamente scorretta ma personalmente mi sembra tra tutte la piu logica.
ovviamente la micro come dicevi è d'obbligo quindi la prox volta rimedierò sperando che risolva le troppe e confusionali interpretazioni macro caratteriali.
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Re: un po di specie litoranee
i funghi non sono fatti con lo stampo, quindi ne consegue una certa variabilità sia macro che micro (ma sopratutto macro). Il difficile è capire quanto è ampia questa variabilità, cosa non facile. Ecco perché é indispensabile esaminare più caratteri possibili sia macro, che organolettici, ambientali, micro, chimici, ecc. Ciò non in un solo ambiente, in una sola zona, ma in più luoghi ed ambienti possibile. Poi alla fine bisogna interpretare tutti i dati raccolti. Cosa tutt'altro che facile, ecco perché tante interpretazioni, discussioni, ecc... Ovviamente il tutto senza dimenticarsi di consultare il materiale (descrizioni, disegni, ecc...) originale.
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Re: un po di specie litoranee
io Mikol potrei essere d'accordo su tutto quello che dici, ma per amore dell'argomento e delle ipotesi a me le tue analisi macro di questo ultimo esemplare con quello di Evelina non convince.
perchè sarà vero che non sono fatti con lo stampino ma non si può negare che entrambi hanno cromatismi e caratteri uguali.
di certo ci sono incomprensioni con le varie descrizioni che si fa delle specie citate, generalizzare al solo latice mi sembra troppo poco quando osservo la specie e vedo colori e caratteri che non collimano con tali descrizioni... insomma qualcosa non mi torna per chiudere il cerchio.
o è un ibrido oppure rimane un fantomatico lattario
speriamo di venirne a capo per una prox volta.
perchè sarà vero che non sono fatti con lo stampino ma non si può negare che entrambi hanno cromatismi e caratteri uguali.
di certo ci sono incomprensioni con le varie descrizioni che si fa delle specie citate, generalizzare al solo latice mi sembra troppo poco quando osservo la specie e vedo colori e caratteri che non collimano con tali descrizioni... insomma qualcosa non mi torna per chiudere il cerchio.
o è un ibrido oppure rimane un fantomatico lattario
speriamo di venirne a capo per una prox volta.
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Re: un po di specie litoranee
No, forse mi sono espresso male, il sanguifluus da noi (Piemonte centro meridionale - Monferrato, Langhe) e nella vicina confinante Liguria (Sassello, ecc...) è parecchio diffuso, forse più del deliciosus.cmq tu dici di non aver mai visto un sanguifluus
Comunque, non ci si può basare solo su osservazioni macro, in quanto essendo i carpofori esposti alle condizioni ambientali molto variabili ed essendo molto sensibili alle stesse, normalmente essi possono variare assai nel loro aspetto, rendendo sovente il loro riconoscimento assai problematico. Anche i caratteri micro possono variare, ma di solito assai di meno. Proprio per ciò, secondo me, i funghi ipogei, essendo meno esposti malle variazioni climatiche hanno caratteri che variano assai meno di quelli epigei.
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Re: un po di specie litoranee
Quanta bella roba!
da me siamo... alla frutta! non si trova più nulla...
bellissimi i lepidum e anche il bellini ...
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Re: un po di specie litoranee
Grazie Mauro, anche dalle mie parti ormai siam belli che alla frutta in alto.
qualcosa di buono si trova piu che altro sotto costa.
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Re: un po di specie litoranee
Per quanto posso vedere, senza essere esperto nel Genere, io nelle ultime due foto di micotom ci vedo 1) Lactarius vinosus 2) L. semisanguifluus.
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Re: un po di specie litoranee
bene, i pareri come sempre dico da foto son spesso contrastanti, dal vivo per fortuna è altra cosa
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Re: un po di specie litoranee
Credo che si sia capito ma vedo che mi sono espresso male, ho scritto "ultime due foto" ma intendevo naturalmente le ultime due specie postate, con tre o quattro foto per specie.
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Re: un po di specie litoranee
si capito.
se l'ultima specie è un semianguifluus allora non è vero che ha lamelle solo arancio giallastre ma anche lilla violette come il collarino all'inserzione.
se l'ultima specie è un semianguifluus allora non è vero che ha lamelle solo arancio giallastre ma anche lilla violette come il collarino all'inserzione.
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Re: un po di specie litoranee
alcune foto di oggi..
pineta costiera sotto Pinus pinea puro.
questo è quello che io definisco al macro come Lactarius semisanguifluus
lamelle giallo arancio, senza collarino all'inserzione color rosso vinoso, alla frattura il latice è subito arancio e rimane per almeno due, tre minuti, al taglio la carne del cappello assume un colore arancio-rosso in pochi secondi omeno di un minuto circa ma il gambo rimane arancio per piu di 5 minuti.
lamelle inverdenti come il pileo e gambo.
questo sinceramente mi da pochissimi dubbi e nei toni del latice e lamelle è da subito ben diverso dagl'altri.
pineta costiera sotto Pinus pinea puro.
questo è quello che io definisco al macro come Lactarius semisanguifluus
lamelle giallo arancio, senza collarino all'inserzione color rosso vinoso, alla frattura il latice è subito arancio e rimane per almeno due, tre minuti, al taglio la carne del cappello assume un colore arancio-rosso in pochi secondi omeno di un minuto circa ma il gambo rimane arancio per piu di 5 minuti.
lamelle inverdenti come il pileo e gambo.
questo sinceramente mi da pochissimi dubbi e nei toni del latice e lamelle è da subito ben diverso dagl'altri.
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l'esemplare è adulto con cappello reflesso.
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