Ancora Pyronema
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Ancora Pyronema
Alcune piccolissime Pyronema (da verificare al microscopio) mi danno l'occasione epr usare ancora la slitta micrometrica e i tubi di prolunga.
Ecco alcune fotografie
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Re: Ancora Pyronema
Ancora una foto
per me sta diventando quasi una sfida trovare la tecnica giusta.
Se qualcuno di voi usa i tubi ed ha qualche dritta da darmi sono sempre disponibile ad imparare
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Re: Ancora Pyronema
l'ultima
in attesa di ingrandirle .. sotto al microscopio
L'ultima foto
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L'ultima foto
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Re: Ancora Pyronema
E' un pò che non provo a fare fotografie con il soffietto.
I problemi sono diversi, uno riguarda il tipo di fotocamera.
Ad esempio io uso una Nikon D70 che non ha la funzione di bloccaggio dello specchietto e questo è un problema quando si arriva a forti ingrandimenti.
Poi c'è il problema della profondità di campo che è sempre molto limitata anche con diaframma chiuso.
Mi ricordo che anni fa avevo fatto delle prove nel campo macro: per ottenere forti ingrandimenti usavo un obiettivo di corta focale (di cinepresa) montato al contrario sul soffietto.
Devo riprendere gli esperimenti ma il problema è che ho mille impegni e le giornate sono solamente di 24 ore.
Gianni
I problemi sono diversi, uno riguarda il tipo di fotocamera.
Ad esempio io uso una Nikon D70 che non ha la funzione di bloccaggio dello specchietto e questo è un problema quando si arriva a forti ingrandimenti.
Poi c'è il problema della profondità di campo che è sempre molto limitata anche con diaframma chiuso.
Mi ricordo che anni fa avevo fatto delle prove nel campo macro: per ottenere forti ingrandimenti usavo un obiettivo di corta focale (di cinepresa) montato al contrario sul soffietto.
Devo riprendere gli esperimenti ma il problema è che ho mille impegni e le giornate sono solamente di 24 ore.
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Re: Ancora Pyronema
Tempo fa avevo fatto qualche diapositiva con un grandangolo (24 mm) montato al contrario sulla reflex tramite apposito anello di inversione. Il sistema è semplice e compatto, e si ottiene un ingrandimento di circa 3:1 (cioè l'immagine del soggetto sulla diapositiva è 3 volte più grande dell'originale). L'ingrandimento varia ovviamente a seconda della lunghezza focale dell'obiettivo (più è corta più ingrandisce).
Con la reflex digitale il funzionamente dovrebbe essere identico, anche se il rapporto di ingrandimento cambia.
Ci sono 2 problemi: 1) si perdono gli automatismi; 2) la luminosità è scarsa.
Questo comporta che bisogna mettere a fuoco (spostando la macchina avanti e indietro) con l'obiettivo tutto aperto e magari con un fascio di luce sul soggetto, quindi bloccare tutto in posizione, chiudere il diaframma e scattare; pressochè obbligatorio il flash, che deve essere TTL (l'unico automatismo che può ancora funzionare in queste condizioni).
E' ovvio che questa cosa si può fare praticamente solo in laboratorio e non in habitat. Questo non è un grosso problema, perchè soggetti tanto piccoli vengono sempre raccolti con un po' di substrato, l'importante è impacchettarli in modo che non si sporchino.
Sommando tutto alla fine ritengo più pratico usare uno stereomicroscopio...
Con la reflex digitale il funzionamente dovrebbe essere identico, anche se il rapporto di ingrandimento cambia.
Ci sono 2 problemi: 1) si perdono gli automatismi; 2) la luminosità è scarsa.
Questo comporta che bisogna mettere a fuoco (spostando la macchina avanti e indietro) con l'obiettivo tutto aperto e magari con un fascio di luce sul soggetto, quindi bloccare tutto in posizione, chiudere il diaframma e scattare; pressochè obbligatorio il flash, che deve essere TTL (l'unico automatismo che può ancora funzionare in queste condizioni).
E' ovvio che questa cosa si può fare praticamente solo in laboratorio e non in habitat. Questo non è un grosso problema, perchè soggetti tanto piccoli vengono sempre raccolti con un po' di substrato, l'importante è impacchettarli in modo che non si sporchino.
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Re: Ancora Pyronema
con una reflex che abbia anche il tempo "infinito" (non ricordo qual'è il termine esatto) cioè che apre e poi lo fai chiudere quando vuoi, puoi chiudere tutto il diaframma ed usare anche un tempo molto lungo.
Anzi, nelle reflex digitali di fascia "normale" (praticamente quelle che costano meno di mille euro) che di solito non hanno la possibilità di "alzare" lo specchio prima dello scatto, con ingrandimenti così elevati può esistere il problema del "micromosso" dovuto proprio agli scatti dello specchio. In questo caso è meglio usare il tempo più lungo a disposizione, perchè più lungo è il tempo di esposizione, minore è la sfocatura che si ottiene. Ovviamente bisogna usare una illuminazione molto debole facendo tutte le prove necessarie per avere una illuminazione corretta.
Tanto ... la pellicola non costa e con i tempi lunghi il digitale non ha, come hanno invece le pellicole, problemi di dominanti di colore. Anzi con una reflex decente si può impostare la temperatura di colore più adatta alla sorgente luminosa che si usa oppure si può "tarare" il bianco. Si tratta di fare tutte le prove necessarie, ma se si ha la dovuta pazienza si possono ottenere risultati perfetti.
Indispensabile è però riuscire a neutralizzare il micromosso (anche bloccando in modo "ferreo" la fotocamera).
Anzi, nelle reflex digitali di fascia "normale" (praticamente quelle che costano meno di mille euro) che di solito non hanno la possibilità di "alzare" lo specchio prima dello scatto, con ingrandimenti così elevati può esistere il problema del "micromosso" dovuto proprio agli scatti dello specchio. In questo caso è meglio usare il tempo più lungo a disposizione, perchè più lungo è il tempo di esposizione, minore è la sfocatura che si ottiene. Ovviamente bisogna usare una illuminazione molto debole facendo tutte le prove necessarie per avere una illuminazione corretta.
Tanto ... la pellicola non costa e con i tempi lunghi il digitale non ha, come hanno invece le pellicole, problemi di dominanti di colore. Anzi con una reflex decente si può impostare la temperatura di colore più adatta alla sorgente luminosa che si usa oppure si può "tarare" il bianco. Si tratta di fare tutte le prove necessarie, ma se si ha la dovuta pazienza si possono ottenere risultati perfetti.
Indispensabile è però riuscire a neutralizzare il micromosso (anche bloccando in modo "ferreo" la fotocamera).
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Re: Ancora Pyronema
Sulla mia Nikon è la lettera "T", su altre ho visto "B"; questa modalità però richiede una ulteriore pressione del tasto di scatto a posa finita, ciò che comporta ulteriori rischi di micromosso, a meno di non avere un cavo o telecomando di scatto a distanza. Inoltre su molte fotocamere la batteria si scarica rapidamente a specchio sollevato, quindi se si fa questa cosa durante un'escursione (specie a temperature basse) bisogna portarsi dietro il ricambio!con una reflex che abbia anche il tempo "infinito" (non ricordo qual'è il termine esatto)
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Re: Ancora Pyronema
se la luce è debole (e quindi il tempo di esposizione è molto lungo) i brevi attimi (all'inizio ed al termine) di "mosso" non incidono in modo sensibile sul risultato finale.
Comunque è sempre possibile usare lo scatto flessibile o, magari, un telecomando (per le fotocamere che ne sono dotate).
Comunque un'alternativa che valuterei è usare una telecamera ad alta definizione (quelle che si inseriscono al posto di un oculare) montata su di uno stereo. Ho visto a Ceva un micologo francese che la usava con i mixo ed otteneva risultati eccezionali.
Comunque è sempre possibile usare lo scatto flessibile o, magari, un telecomando (per le fotocamere che ne sono dotate).
Comunque un'alternativa che valuterei è usare una telecamera ad alta definizione (quelle che si inseriscono al posto di un oculare) montata su di uno stereo. Ho visto a Ceva un micologo francese che la usava con i mixo ed otteneva risultati eccezionali.