Phaeolus schweinitzii?
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Phaeolus schweinitzii?
Parco di Paneveggio, sentiero Marciò, Predazzo, (TN), 1600 mt
Ho trovato un meraviglioso Poliporo. Emergeva dal legno di una traversina sul sentiero, appoggiato per gran parte sulla ghiaia
Colori bellissimi dal chiaro sul bordo, al marrone terra bruciata, al rosso bordeaux violaceo, vellutato alla vista, ma coriaceo al tatto.
Come si vede nelle foto, presentava un paio di gocce di un essudato limpido rossiccio.
Ho trovato un meraviglioso Poliporo. Emergeva dal legno di una traversina sul sentiero, appoggiato per gran parte sulla ghiaia
Colori bellissimi dal chiaro sul bordo, al marrone terra bruciata, al rosso bordeaux violaceo, vellutato alla vista, ma coriaceo al tatto.
Come si vede nelle foto, presentava un paio di gocce di un essudato limpido rossiccio.
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Re: Phaeolus schweinitzii?
Ciao Gabriella,
nelle foto cerca di comprendere anche la parte "sotto" (imenoforo).
Io penserei anche a Heterobasidion annosum ma occorre l'opinione di qualcuno più abituato ai funghi di conifere.
nelle foto cerca di comprendere anche la parte "sotto" (imenoforo).
Io penserei anche a Heterobasidion annosum ma occorre l'opinione di qualcuno più abituato ai funghi di conifere.
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Re: Phaeolus schweinitzii?
Ciao Mario, questo cresceva davvero attaccato in parte al legno, in parte al suolo. Mi spiaceva sollevarlo, e, ingenuamente, ho pensato che bastassero le caratteristiche morfologiche superficiali per identificarlo. E che potesse essere utile anche l’essudato rosso che stillava su un lato.
In un altro bosco, sempre di abete rosso, nei pressi del lago di Carezza, ne ho trovato altri due molto più piccoli, che mostrerò stasera qui sotto quando sarò al computer; adesso scrivo dall’ipad e poi andrò al lavoro.
Sono simili nella colorazione, e di quelli ho una foto, seppure in controluce, non bella, della parte inferiore, che ho cercato di scattare senza staccare il fungo dal legno.
Grazie mille, a dopo,
Gabriella Martino
In un altro bosco, sempre di abete rosso, nei pressi del lago di Carezza, ne ho trovato altri due molto più piccoli, che mostrerò stasera qui sotto quando sarò al computer; adesso scrivo dall’ipad e poi andrò al lavoro.
Sono simili nella colorazione, e di quelli ho una foto, seppure in controluce, non bella, della parte inferiore, che ho cercato di scattare senza staccare il fungo dal legno.
Grazie mille, a dopo,
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Re: Phaeolus schweinitzii?
Ecco gli altri due esemplari più piccoli. In questo caso sono riuscita a fotografare la parte sottostante, anche se in forte controluce
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Re: Phaeolus schweinitzii?
Nella seconda raccolta si tratta di Gloeophyllum abietinum o Gloeophyllum sepiarium.
Ma non v'è certezza che siano uguali a quelli delle prime foto...
Ma non v'è certezza che siano uguali a quelli delle prime foto...
Se non si fotografano bene tutti i caratteri essenziali, e "di sotto" ce ne sono molti, è spesso impossibile determinare i funghi. Se ne stacchi uno e lo giri non succede proprio nulla!ho cercato di scattare senza staccare il fungo dal legno
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Re: Phaeolus schweinitzii?
Grazie Mario, gentilissimo!
Hai ragione, se ne porto via un pezzetto non succede granchè, ma è più forte di me, cerco di evitare qualsiasi danno all’equilibrio ambientale, forse deformazione professionale .
Però è vero che bisogna uscire dall’ambiguità se si desiderano i dettagli per approfondire la conoscenza.
Per il primo postato qui, quello grande, ho poi trovato una pessima immagine della parte sottostante, non a fuoco, perchè scattata alla cieca posizionando la macchina fotografica a terra, dato che il fungo era aderente al suolo. Però è sufficiente per capire che i due reperti non appartengono alla stessa specie
Hai ragione, se ne porto via un pezzetto non succede granchè, ma è più forte di me, cerco di evitare qualsiasi danno all’equilibrio ambientale, forse deformazione professionale .
Però è vero che bisogna uscire dall’ambiguità se si desiderano i dettagli per approfondire la conoscenza.
Per il primo postato qui, quello grande, ho poi trovato una pessima immagine della parte sottostante, non a fuoco, perchè scattata alla cieca posizionando la macchina fotografica a terra, dato che il fungo era aderente al suolo. Però è sufficiente per capire che i due reperti non appartengono alla stessa specie
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Re: Phaeolus schweinitzii?
Come ha giustamente detto Mario, è spesso molto difficile determinare un fungo sulla base di immagini che evidenziano poche o pochissime caratteristiche.
Per una determinazione, in generale, servono quasi sempre anche:
- consistenza, colore, odore e sapore della carne, eventuali viraggi .........;
- presenza o meno di lattice, relativo colore ed eventuali viraggi;
- reazioni chimiche ........;
- indagine microscopica;
- dettagliate indicazioni sull'habitat di crescita;
ecc....
Nel tuo caso, però, fornendo indicazioni sul tipo di legno e sulla presenza di goccioline di essudato, mi porti ad ipotizzare Ischnoderma benzoinum.
Buona serata
Daniele
Per una determinazione, in generale, servono quasi sempre anche:
- consistenza, colore, odore e sapore della carne, eventuali viraggi .........;
- presenza o meno di lattice, relativo colore ed eventuali viraggi;
- reazioni chimiche ........;
- indagine microscopica;
- dettagliate indicazioni sull'habitat di crescita;
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Nel tuo caso, però, fornendo indicazioni sul tipo di legno e sulla presenza di goccioline di essudato, mi porti ad ipotizzare Ischnoderma benzoinum.
Buona serata
Daniele
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Re: Phaeolus schweinitzii?
Daniele, grazie mille!
Capisco il tuo rilievo, sono nuova della classificazione dei funghi, e ho realizzato quanto sia complessa l’attribuzione ad una specie.
Terrò conto, certamente, di tutto quello che hai detto!
Capisco il tuo rilievo, sono nuova della classificazione dei funghi, e ho realizzato quanto sia complessa l’attribuzione ad una specie.
Terrò conto, certamente, di tutto quello che hai detto!